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Giu
27
2017

Il Reinert Adventure si presenta alla terza prova del FIA European Truck Race al comando della classifica per i team e il suo portacolori, la bionda Steffi Halm e il suo MAN, al secondo posto tra i piloti.

Nel più “maschio” dei campionati europei che si corrono sotto l’egida FIA (Federation Internationale de l’Automobile, la stessa della Formula1) è una donna a occupare con continuità le zone alte della classifica e a essere tra le più autorevoli candidate al titolo.

Siamo alla vigilia della gara del Nürburgring, il mitico circuito tedesco, per l’appuntamento da tutti considerato il più prestigioso della stagione. Dopo due delle nove tappe in programma, per un totale di 36 gare, la trentatreenne pilota tedesca Steffi Halm occupa la seconda piazza del campionato staccata di 12 punti dal leader, il ceco Adam Lacko, e con 8 punti di vantaggio sul campione in carica, il tedesco Jochen Hahn; inoltre il suo team Reinert Adventure è in testa alla classifica per squadre.

Abbiamo incontrato Steffi, o Stephanie se preferite, Halm nel suo box poco prima della gara di Misano, per un’intervista che voleva conoscerla un po’ meglio non solo come pilota, ma anche come donna. Ed è stato soprattutto questo secondo aspetto a essere subito portato in primo piano, visto che l’abbiamo trovata intenta a giocare con suo figlio Aron di otto anni, biondissimo proprio come lei.

In effetti, Steffi Halm aveva solo un anno di più quando iniziò a correre con i kart, specialità che ha praticato con alterne fortune, ma sempre con piazzamenti di tutto riguardo, fino al 2011. Fu infatti in quell’anno che un vicino di casa, concessionario di veicoli industriali le propose di provare un camion da corsa.

“Quasi nessuno ci crede quando lo racconto – spiega Steffi Halm -, ma sono proprio passata direttamente dai kart ai truck. È stato un “salto” molto meno scioccante di quanto ci si potrebbe immaginare, perché mi sono subito trovata a mio agio e, dopo qualche gara sporadica, ho trovato la continuità per partecipare a tutto il campionato. Ma è da quest’anno che mi sento pronta a recitare un ruolo da protagonista: la scorsa stagione avevo già vinto cinque gare, ma al Red Bull Ring, nella prima gara del 2017, è stata la prima volta che ho sono arrivata prima partendo dalla pole position, una grande soddisfazione. Peccato per l’avaria nell’ultima prova, perché altrimenti avrei potuto chiudere il primo appuntamento della stagione al comando. A Misano è andata abbastanza bene: nessuna vittoria ma per ben tre volte sul podio su quattro gare; quindi leadership tra i team e secondo posto nella classifica piloti. Non si deve infatti dimenticare che siamo un team privato, cioè MAN non ci assiste ufficialmente, come invece avviene per il campione in carica Hahn che può contare sull’appoggio ufficiale di un costruttore. Una differenza che penso peserà negli sviluppi durante la stagione, ma la nostra base è ottima, MAN è il camion campione in carica e resto comunque fiduciosa”.

D. Com’è per una donna essere protagonista in un ambiente tipicamente maschile?

Halm. Per me è normale, ci sono abituata dai tempi dei kart, semmai il problema l’hanno più loro, gli altri piloti, ma ormai ci hanno fatto l’abitudine. Quello del Truck Race è un bell’ambiente, siamo tutti affiatati e amici, proprio una grande famiglia. Un po’ diverso invece con il pubblico, tanti si lasciano andare a battute ironiche, almeno fino a quando non mi vedono in pista…

Qui a Misano Steffi Halm è raggiante anche perché può dare sfogo alla sua grande passione per la cucina italiana: pasta, pizza e pesce sono i suoi piatti preferiti e sulla riviera romagnola può soddisfare tutti i desideri. Ma l’intervista torna su argomenti tecnici: qual è la tua competenza meccanica?

D. Quanto contribuisci alla messa a punto del tuo MAN?

Halm. Non ho una competenza tecnica specifica, ma siamo un team molto ben organizzato e quindi lo sviluppo del camion è seguito da tecnici capaci che sanno interpretare al meglio le mie osservazioni e il mio MAN quest’anno mi sta dando proprio tante soddisfazioni”.

D. La domanda finale è d’obbligo: quante speranze di vincere il Campionato?

Halm. Siamo almeno in cinque/sei piloti che possiamo puntare al successo finale e il mio obiettivo è salire sul podio. Se poi c’è da giocarsi il titolo non mi tirerò certo indietro!