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Ott
02
2023

La consegna dei nuovi veicoli presso il MAN Center di Venezia è la più bella immagine di un’azienda che dagli anni Cinquanta ha continuato a svilupparsi attraverso tre generazioni di imprenditori appassionati del proprio lavoro: dal fondatore Emilio Pastrello al figlio Paolo fino ai nipoti Valentino e Roberto, oggi alla guida di questa realtà in continua espansione.

“Un camion affidabile è come un conto in banca”, con questa sentenza Paolo Pastrello spiega in poche parole quello che è un concetto sacrosanto: se un camion non dà problemi e consuma poco per un autotrasportatore sono tanti problemi in meno. Del resto Paolo Pastrello sul camion c’è salito fin da bambino accompagnando il padre Emilio nei suoi viaggi: “Trasportavamo un po’ di tutto, dal carbone ai laterizi fino al letame, non eravamo specializzati come tanti autotrasportatori di oggi, allora quello che ci proponevano si caricava. E questa è rimasta un po’ una caratteristica della Pastrello Autotrasporti anche negli anni a seguire, il nostro tratto distintivo: ancora oggi quello che ci chiedono di trasportare noi trasportiamo”.

La chiave di volta nell’attività dell’azienda di Marghera è stata una commessa per il trasporto di ceramiche in Grecia che ne ha fatto uno dei principali punti di riferimento in Europa per i trasporti verso questo Paese. Era il 1980 e da allora la Pastrello collega le principali città d’Europa con la Grecia attraverso l’Italia, su strada con i camion e via mare con navi, ma soprattutto traghetti Ro-Ro.

“Per offrire un servizio completo e un efficiente monitoraggio del trasporto abbiamo aperto una società in Grecia al porto di Patrasso, si chiama Gina Transport, dal nome di nostra nonna. Trasportiamo con mezzi di proprietà in tutta Europa, fornendo un servizio completo per trasporti nazionali e internazionali con collegamenti diretti tra Nord e Sud Italia per tratte nazionali e tra Europa e Grecia per i trasporti internazionali”, spiega Roberto Pastrello, che dei due fratelli è quello che si occupa degli aspetti commerciali e della logistica. Al fratello Valentino invece il compito di curare i servizi di import-export e la logistica marittima.

“La nostra flotta si compone di 70 trattori stradali e circa 500 semirimorchi – racconta Valentino Pastrello -. Ogni settimana effettuiamo una media di cinque viaggi da Fusina, dove abbiamo attivato un sito di proprietà per non dipendere dal traffico del porto di Marghera, a Patrasso. Ovviamente spediamo solo i trailer che poi in Grecia vengono agganciati da altri trattori di proprietà della nostra società greca. All’andata siamo sempre pieni, al ritorno molto meno perché, come è facile immaginare, le importazioni dalla Grecia sono abbastanza ridotte”.

Ma quello dell’intermodalità marittima è solo uno dei business della Pastrello Autotrasporti che dispone di un’area di 200 mila mq adiacente al porto di Marghera adibita alla logistica dei trasporti siderurgici: infatti, dei 70 trattori della flotta 24 sono idonei ai trasporti eccezionali di coils e laminati per carichi di oltre 100 tonnellate. A fronte dei sempre più restrittivi limiti posti dal codice della strada per questa tipologia di trasporto, in Pastrello si sono attrezzati mettendo a disposizione delle aziende siderurgiche degli spazi per completare l’assemblaggio dei semilavorati che una volta montati non potrebbero più essere trasportati su strada mentre così, completati direttamente in prossimità del porto, possono essere imbarcati senza problemi. Un altro esempio dell’inventiva e della sensibilità a rispondere con servizi mirati alle più disparate esigenze dell’industria.

Un’attenzione riposta anche nella scelta dei veicoli che ha visto la Pastrello Autotrasporti tornare a MAN perché, come dice il saggio Paolo Pastrello: “Il primo amore non si scorda mai”. Infatti negli anni passati i camion della casa del leone era già stati parte integrante della flotta Pastrello e l’apertura del MAN Center di Venezia, a pochi chilometri della sede di Marghera, ha portato all’acquisto di sei MAN TGX a cui sono seguiti gli ultimi otto. A conferma della volontà di avere meno problemi possibili, i nuovi MAN TGX sono coperti da contratti di manutenzione programmata perché l’officina interna della Pastrello è assorbita dalla riparazione e controllo dei semirimorchi che, a causa dei continui agganci su e giù dai traghetti, hanno sempre bisogno di interventi.