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Lug
24
2018
  • Il progetto di ricerca “aFAS” sta studiando la fattibilità tecnica della guida automatizzata
  • MAN e sette partner dell’industria, della ricerca e della gestione stanno preparando il terreno per quella che sarà la mobilità del futuro
  • Servizio pilota del MAN TGM 18.340 come veicolo di soccorso stradale senza conducente in autostrada
  • Progetto terminato positivamente a giugno 2018

Circa il 44% degli incidenti sulle autostrade tedesche che coinvolgono autocarri avviene sulla corsia destra o su quella di emergenza. I tamponamenti contro i veicoli di soccorso per cantieri mobili della manutenzione stradale rientrano regolarmente in questa statistica. Anche se i vistosi veicoli comunali arancioni trainano un rimorchio con un pannello di avviso o per lavori stradali illuminato e alto quattro metri, spesso non vengono visti oppure notati solo troppo tardi, causando così gravi conseguenze.

Per tale motivo MAN Truck & Bus e sette partner dell’industria, della ricerca e della gestione hanno sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca “aFAS” un approccio risolutivo mobile futuristico per gestire questo rischio per la sicurezza: “spalle coperte” nelle situazioni di pericolo non richiede nessuna persona al volante. “aFAS” sta infatti per “automatisch fahrerlos fahrendes Absicherungsfahrzeug für Arbeitsstellen auf Bundesautobahnen” (veicolo di soccorso stradale a guida automatica e senza conducente per luoghi di lavoro sulle autostrade tedesche) e descrive il prototipo di un veicolo di soccorso stradale che, come suggerisce il nome stesso, è in grado di seguire i cantieri mobili sulla corsia di emergenza in modo interamente automatizzato e senza conducente e assicurare così il personale e gli altri veicoli del cantiere contro eventuali pericoli legati al traffico.

Il progetto di ricerca, iniziato nel 2014, che prevedeva una durata di quattro anni, è stato sovvenzionato dal Ministero per l’Economia e l’Energia con circa 3,4 milioni di euro. Per la prima volta si è studiato a fondo la fattibilità tecnica di quest’idea, valutando anche fino a che punto sarebbe necessario modificare le norme e i fondamenti giuridici attuali e, naturalmente, anche quali sarebbero gli effetti sul servizio effettivo presente nelle strade pubbliche.

In collaborazione con altri partner tecnici di progetto, MAN ha quindi sviluppato il veicolo di soccorso stradale a guida automatizzata occupandosi della funzione di marcia, della comunicazione radio, dell’HMI (interfaccia uomo-macchina) e dell’intero veicolo.

A fare da “cavia” è stato il MAN TGM 18.340, dotato di telecamere e radar per il rilevamento dell’area circostante, nonché di vari sistemi di assistenza alla guida. Anche il sistema di guida e di frenata, i sensori e il software di controllo hanno dovuto soddisfare criteri severissimi. Il prototipo è stato realizzato in gran parte con componenti di serie, sia per il normale controllo sia per l’implementazione di aspetti funzionali di sicurezza. I sensori ambientali supplementari appositamente sviluppati, in grado di garantire un elevato livello di sicurezza e un sistema di riconoscimento oggetti e corsie integrato, hanno inoltre permesso di analizzare i dati relativi alle caratteristiche dei percorsi e alle situazioni del traffico. La trasmissione dei dati tra il veicolo di lavoro davanti e il veicolo di soccorso stradale dietro avviene tramite W-LAN, e i display in entrambi i veicoli indicano lo stato di funzionamento del prototipo senza conducente.

Una volta che il conducente ha attivato tutti i sistemi ed è uscito dalla cabina di guida del TGM, quest’ultimo sterza, accelera e frena autonomamente e segue il veicolo davanti a una distanza definita. In caso di anomalie si arresta automaticamente. Per il passaggio in punti critici, come ad esempio i raccordi di ingresso o di uscita, il prototipo può essere avvicinato fino a pochi metri dal veicolo che lo precede e “attaccato” in modo digitale.

Dopo aver testato il sistema nei primi anni sui percorsi di prova di MAN e successivamente, nella seconda metà del 2017, su sezioni di cantiere bloccate nella zona dell’Assia, il veicolo è tornato tra le mani degli sviluppatori di Monaco. Sulla base delle esperienze fatte, MAN ha potuto ottimizzare ulteriormente il prototipo TGM, in servizio effettivo sulle autostrade dell’Assia da inizio aprile 2018.

Nel mese di giugno il progetto “aFAS” è terminato con successo. Le conoscenze acquisite grazie ad esso saranno usate da MAN negli sviluppi di serie futuri e in altri progetti di test e di ricerca sul tema della guida automatizzata e autonoma, come ad esempio il platooning.