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Lug
06
2020

Benacchio Srl, Castello Italia Spa, Ghial Spa sono alcuni esempi delle tante aziende italiane che forniscono i loro manufatti al costruttore tedesco per le nuove gamme truck.

Quando si parla di Europa si fa presto a scadere nei luoghi comuni e a minimizzare la portata delle potenzialità che le sinergie tra i vari Stati dell’Unione Europea hanno in essere e stanno continuamente implementando. Quando poi si entra nel merito dei rapporti Italia-Germania, cedere alle semplificazioni e agli slogan è facile.

Contemporaneamente, l’emergenza Covid-19 che sta rischiando di mettere in ginocchio l’economia nazionale, ha portato a un giusto appello a “consumare italiano”. Non farebbe eccezione a questo invito anche il mondo automotive se, a una più attenta analisi, non si scoprisse che auto, camion e bus tedeschi utilizzano un gran numero di particolari prodotti in Italia. È il caso dei nuovi camion MAN, alla cui costruzione stanno contribuendo ben 67 diverse aziende italiane con quasi 5.000 componenti prodotti nel Bel Paese. A ciò si aggiunga che MAN continua a investire in Italia e, in particolare durante l’emergenza Coronavirus, ha creato una task force per “sostenere” i propri fornitori con diverse misure e iniziative volte a consolidare le relazioni commerciali, comprese misure a sostegno della liquidità.

A questo proposito merita di essere citata la dichiarazione dell’Ambasciatore tedesco in Italia Victor Elbling: “Le industrie tedesche e italiane sono profondamente integrate e concatenate con scambi commerciali di circa 130 miliardi di euro all’anno. L’industria automobilistica è un eccellente esempio di questa cooperazione, con un 20% dell’export italiano che è destinato proprio all’industria automobilistica tedesca”.

Abbiamo visitato tre aziende italiane per conoscere più da vicino chi sono, ma soprattutto in che cosa consiste, come si sviluppa e quanto “pesa” questa collaborazione. Un breve tour alla scoperta della “italianità” dei truck MAN e la conferma, l’ennesima, che “insieme si vince”, anche il Coronavirus e non solo.

 

Benacchio Srl

La Benacchio Srl stampa dal 1972 particolari di acciaio e alluminio da stampi realizzati nella propria officina. Nel 2015 sono fornitori di “livello I” per le principali case automobilistiche tedesche ricoprendo una posizione strategica nella catena di approvvigionamento automotive. Il reparto storico è il “toolshop” che su oltre 2.500 mq coperti è in grado di realizzare stampi di ogni dimensione fino a 30 t di peso. Le competenze e il parco macchine permettono di produrre qualsiasi tipo di stampo per la deformazione a freddo della lamiera: manuali, progressivi e a transfer. Nell’area di stampaggio è operativo un parco macchine dotato di presse meccaniche da 60 t a 2.500 t e presse oleodinamiche da 200 t a 1.200 t, con tavole fino a 6.500×2.500 mm, capaci di stampare lamiere di acciaio e alluminio con spessore da 0,4 mm a 16 mm. La movimentazione dei pezzi è assicurata da isole robotizzate dedicate. Importante è anche il processo di saldatura automatizzata dei pezzi stampati per assemblare componenti di diversi materiali e spessore, nonché componenti esterni con strumentazioni completamente automatizzate avvalendosi delle tecnologie Tig, Mig e Spot.
Nel reparto di produzione a bassi volumi, vengono prodotti pezzi prototipali per tutti i tipi di progetti. Così si possono analizzare e valutare le caratteristiche degli elementi simulando la produzione in serie. La sola Germania assorbe oltre la metà della produzione: ogni anno vengono prodotti più di 14,5 milioni di pezzi per un consumo di 5.200 t di alluminio e 17.000 t di acciaio.

Benacchio collabora con MAN da circa un anno e mezzo. Nello specifico, l’azienda italiana è riuscita ad automatizzare a livello produttivo un elemento decisamente complesso che prima veniva realizzato manualmente. Gli ottimi risultati ottenuti le hanno permesso di essere coinvolta in progetti molto importanti ed essere inserita tra i primi 50 fornitori strategici del costruttore tedesco. Attualmente sta supportando MAN, fin dalla fase di co-design, per lo sviluppo di nuovi prodotti in uscita nel 2022 e 2024 e sta operando congiuntamente alla direzione tecnica di Monaco per la realizzazione di componenti strutturali. Oggi Benacchio fornisce circa 25.000 box batteria all’anno per il MAN TGX, la cui produzione è iniziata a febbraio 2020. Grazie alla sua versatilità e alla propensione al raggiungimento dei risultati, è riuscita a sostenere il lancio produttivo in pieno lockdown, facendosi così particolarmente apprezzare dai vertici MAN.

 

Castello Italia Spa

Castello Italia Spa è leader nella produzione in poliammide di tubi high-tech. Le competenze tecniche e commerciali, unitamente alla flessibilità del management, hanno permesso all’azienda di diventare un attore rilevante nei mercati automotive e industrial. Nata nel 1965, Castello Italia ha la propria sede industriale nella provincia di Cremona e una produzione 100% italiana, unitamente alla filiale Castello France, fornisce in tutto il mondo tubi hi-tech e spirali per sistemi di frenaggio, SCR (Selective Catalytic Reduction), circuiti di raffreddamento, sospensioni ad aria e circuiti carburante, per citare i principali componenti. Con oltre 65 milioni di metri venduti e una esportazione dell’80%, la società guidata da Pierluigi Testa impiega circa 100 dipendenti e conferma obiettivi di crescita a doppia cifra con ulteriore sviluppo dei reparti produttivi e dello stabilimento.

I primi contatti con MAN risalgono al 2010, ma è a partire dal 2016 che Castello Italia diviene fornitore ufficiale dopo aver superato brillantemente tutti gli audit necessari. La partnership si intensifica nel 2018, anno in cui Castello Italia propone a MAN soluzioni alternative di sviluppo prodotto e industriali. Da allora Castello Italia produce e fornisce MAN con tubi termoplastici destinati all’utilizzo nei sistemi di frenaggio e carburante. I prodotti vengono consegnati presso 11 impianti MAN in tutta Europa: gli oltre 13 milioni di metri sono assemblati su tutta la gamma Truck (in particolare sulla nuova gamma) e Bus (incluso il nuovo modello elettrico Lion’s City E). Più recentemente, durante la pandemia Covid-19, Castello Italia ha lavorato 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per fornire i propri tubi a tutti gli stabilimenti MAN nell’ottica della totale partnership strategico/commerciale e nella missione dedicata al “problem solving” e alla “customer satisfaction”, solida base del DNA societario.

 

Ghial Spa

Ghial Spa produce componenti motore, trasmissione e telaio in alluminio per il settore automotive ed è fornitore MAN da 22 anni. L’azienda esegue internamente tutte le fasi del processo produttivo: dalla fonderia in pressofusione alla gravità, dalla costruzione stampi alla lavorazione meccanica del prodotto agli assemblaggi.
L’offerta Ghial prevede un servizio di industrializzazione del prodotto, la validazione dei requisiti prodotto con la fornitura di prototipi controllati nei laboratori interni e la fornitura in serie anche di elevati volumi. L’azienda è stata fondata nel 1945 dai fratelli Ghidoni ed oggi la gestione aziendale è nelle mani della seconda e terza generazione: occupando i ruoli operativi la famiglia garantisce una strategia di lungo periodo che punta su affidabilità e competitività.
Il processo produttivo è costantemente revisionato per garantire i massimi livelli di produttività e qualità e gli investimenti in tecnologie produttive sono costanti per mantenere lo “stato dell’arte”. L’azienda occupa 250 persone e ha in funzione più di 50 robot, un dato che sottolinea il livello di automazione che permette a Ghial di mantenere alta l’asticella della competitività.

Il rapporto tra Ghial e MAN è iniziato nel 1998, anno in cui l’azienda italiana ha ricevuto il primo ordine per un “crankcase housing” di una versione del motore D08. Da allora il rapporto è cresciuto di anno in anno fino a fare di MAN un cliente che pesa circa il 10% del fatturato annuo. A MAN Ghial fornisce la maggior parte dei componenti di alluminio pressofuso o fuso in gravità per i motori D08, D15, D20 e D26: carter volano, coppa olio, collettori e coperchio distribuzione. Inoltre ha contribuito all’avviamento della produzione del motore D08 in Brasile fornendo le parti di alluminio più importanti.