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Apr
04
2016

Per garantire una omogenea e rapida salita degli studenti della “bassa” bergamasca, la SAI Treviglio Srl ha scelto un MAN Lyon’s City a cinque porte.

 

Dai fedeli della Madonna di Caravaggio degli anni Trenta agli studenti di oggi, la crescita della bergamasca SAI Treviglio Srl non ha conosciuto sosta: quando si ha quasi un secolo di storia è normale che ci sia un ricambio di utenti. Semmai è apprezzabile come le diverse generazioni che si sono succedute alla guida della SAI, acronimo di Società Autolinee Interprovinciali, abbia sempre avuto ben presente la storia e gli obiettivi dell’azienda, dettati addirittura nel 1918 dai fratelli Luigi e Francesco Marini che, reduci dalla prima Guerra mondiale, organizzarono i primi trasporti di passeggeri nella città di Treviglio, in provincia di Bergamo. Sostenuti da spirito imprenditoriale e preparazione tecnica, i fratelli Marini all’inizio riuscirono ad adattare al trasporto persone alcuni camion residuati bellici, gettando così le basi per il futuro sviluppo della SAI.

L’attività è cresciuta anno dopo anno, ma fondamentale negli anni Trenta fu il culto della Madonna della vicina Caravaggio: ecco l’occasione che serviva per far nascere la prima linea di trasporto pubblico e rispondere così alla grande affluenza dei fedeli che venivano in pellegrinaggio da Milano al santuario della Madonna di Caravaggio. Nel mese di maggio si arrivava addirittura a garantire un servizio “24h non-stop” per poter gestire la gran quantità di pellegrini che volevano raggiungere il luogo di culto.

Passata la Seconda guerra mondiale, l’Italia si tuffa con determinazione nella ripresa post-bellica, innesca il boom economico e sorgono attorno alle grandi città importanti complessi industriali. In particolare Milano diventa il polo più importante di tutta la regione con le grandi fabbriche del suo hinterland: Falk, Pirelli, Magneti Marelli a cui si aggiungono le tessiture bergamasche di Villa d’Almè, Cassano e Fara d’Adda. Tutte destinazioni che devono essere raggiunte quotidianamente da migliaia di operai e SAI garantisce a loro viaggi puntuali e sempre più confortevoli grazie ai nuovi bus.

 

La realtà attuale

Si arriva così ai giorni nostri, molte grandi fabbriche hanno chiuso i battenti, ma adesso è la popolazione scolastica a garantire la domanda di trasporto che la terza e quarta generazione della famiglia, Angelo Marini con i figli Achille e Francesco, continuano a gestire con la stessa competenza e lungimiranza dei loro predecessori.

“Oggi l’azienda è organizzata in due società – spiega Achille Marini -, la capogruppo è sempre la SAI Treviglio Srl a cui si è affiancata la controllata Autolinee Aschedamini Srl. Insieme le due aziende gestiscono otto linee giornaliere con cadenza oraria, che si sviluppano tutte nella parte “bassa” delle province di Bergamo, Brescia e Milano, nel triangolo compreso tra Bergamo, Chiari e Gessate dove chi deve raggiungere la metropoli milanese può proseguire con la Metropolitana. Per rispondere a questa domanda attualmente abbiamo una flotta complessiva di 120 bus (90 in carico a SAI , 30 ad Aschedamini) più della metà sono MAN e NEOPLAN, tra cui i recenti Lyon’s City A37, A36 e A40, quest’ultimo in un allestimento particolare a cinque porte per permettere un’omogenea e veloce salita e discesa delle persone negli orari di punta. Fa sempre parte del gruppo anche la Punto Bus Srl, officina specializzata per la riparazione nonché il commercio di autobus usati”.

Come è nata la partnership tra MAN e SAI lo spiega Angelo Marini, grande appassionato di motori e attento all’efficienza e alla “resa” dei propri bus. “È stato alla fine degli Ottanta che abbiamo acquistato i primi tre bus MAN di seconda mano e siamo rimasti colpiti dalla loro efficienza e robustezza. Da allora appena ne abbiamo la possibilità cerchiamo sempre di privilegiare MAN o NEOPLAN nelle nostre scelte, che sono comunque sempre soggette ad asta pubblica. Quello che mi piace dei MAN è che non si butta mai via niente, l’evoluzione dei modelli rispetta precisi criteri di modularità, così un bus che esce di servizio diventa un piccolo fornitore di ricambi per quelli che restano in strada. Oltre a questo l’attenzione al servizio di MAN Truck & Bus Italia fa il resto, sempre pronti a rispondere alle nostre esigenze e a cercare con noi la soluzione migliore. Oggi la nostra flotta percorre quotidianamente più di 6 mila km al giorno (6.655 km per la precisione) trasportando più di 7 mila passeggeri (7.539 per essere precisi), complessivamente lo scorso anno abbiamo percorso quasi 2 milioni di chilometri trasportando 2,2 milioni di persone, numeri che si commentano da soli”.

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