Loading...
Giu
13
2016

Secondo Diego Vernazza, MAN è in realtà l’acronimo di “Mai Avuto Noie”. E se lo afferma il titolare di un’azienda che ha una flotta di oltre 200 veicoli che operano in tutta Europa…

La storia della Vernazza Autogru Srl inizia nel primo dopoguerra su iniziativa di Ermete Vernazza che, con la moglie Luigina Patrone, gestiva una officina e carrozzeria con Soccorso ACI, direttamente con carri attrezzi realizzati da lui, a Genova. È qui che l’intraprendente Ermete cominciò a interessarsi anche ai primi mezzi per il sollevamento, per poi dedicarsi interamente a questa specializzazione negli anni Sessanta.

Oggi in azienda è operativa la seconda generazione: i tre figli di Ermete si dividono i compiti in quello che è diventato un gruppo importante che opera con i suoi veicoli in tutta Europa. Domenico Vernazza segue la parte commerciale, Claudio Vernazza quella tecnica e Diego Vernazza gli aspetti amministrativi. Se fino a qualche anno fa l’attività si sviluppava prevalentemente in Italia, ora la quota legata alle commesse estere è sempre più importante, con cantieri in Spagna, Francia, Svizzera e Austria e una consociata in Francia, a Nizza, che si affianca alle filiali italiane di Milano, Savona e Massa, mentre la sede principale resta sempre a Genova.

La flotta aziendale è costituita da oltre 200 veicoli che hanno permesso alla Vernazza Autogru di affiancare all’attività di sollevamento altre mission come i trasporti, spesso in regime di eccezionalità, per dare un servizio sempre più completo ai propri clienti. Così il parco si compone di 75 autogru tra cingolate, tralicciate e montate su cinque carri MAN, a cui si affiancano oltre 30 camion per trasporti merci ed eccezionali, dei quali 18 MAN tra TGX, TGS e TGA e una quarantina di semirimorchi. Completano l’elenco: piattaforme aeree, anche semoventi, carrelli elevatori, officine mobili e le auto di servizio.

“L’incontro con MAN risale agli anni Ottanta – racconta Diego Vernazza -, tutto merito di un MAN 33.365 6×6 che acquistammo in quegli anni e che ci garantì un servizio davvero eccezionale, tanto che ne restammo conquistati. Da allora possiamo dire di avere un rapporto privilegiato con la Casa tedesca: infatti, circa l’80% dei nostri camion sono MAN. Sono stati i nostri autisti a “riconiugare” l’acronimo del brand in “Mai Avuto Noie”, perché sono proprio loro i più entusiasti di questa scelta aziendale. I nostri veicoli viaggiano sempre a pieno carico, spesso su strade sterrate per raggiungere i vari cantieri, quindi tutta la meccanica è sottoposta a stress notevoli. Infatti, gli optional che vogliamo sempre sono le sospensioni rinforzate e gli assali da 9 t e la differenza si vede: dopo 500 mila km la catena cinematica dei MAN è ancora in piena efficienza, mentre non è sempre così con altri veicoli. Un’ulteriore caratteristica che ci porta spesso a scegliere MAN è la robustezza e allestibilità del telaio: per esempio, con piattaforme aeree che arrivano fino a 70 m, diventa fondamentale poter contare su una struttura robusta e rigida, ma che faciliti anche il lavoro dell’allestitore, sia come conformazione base, sia attraverso una serie di optional, come le cabine con tetto basso, che ci aiutano a ottimizzare l’insieme che andiamo a realizzare. Senza dimenticare la tara che per noi è fondamentale: quindi un telaio robusto ma anche leggero e poi accessori come i serbatoi di alluminio che ci permettono di avere anche cinque metri di sbraccio in più sulla gru. Tutti aspetti che per le nostre mission rivestono un’importanza fondamentale”.