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Lug
19
2022

Produttore di sistemi di scarico aftermarket apprezzati per le performance che garantiscono a ogni tipo di motocicletta stradale e da competizione, LeoVince ha affidato a due MAN TGE il delicato lavoro di trasporto delle moto utilizzate dal suo reparto Ricerca & Sviluppo per progettare nuove soluzioni di scarichi sempre più prestazionali.

Ogni centauro lo sa bene: lo scarico può modificare in maniera notevole le prestazioni di una moto e infatti il mercato aftermarket, dalle racer stradali agli scooter, è ricco di opportunità per migliorare le prestazioni della propria moto proprio grazie a scarichi più evoluti di quelli di serie. In questo panorama LeoVince occupa una posizione di primo piano, in vetta nelle preferenze e nella considerazione di migliaia di appassionati motociclisti che non si accontentano del mezzo di serie.

“LeoVince viene da una lunga tradizione nella costruzione di impianti di scarico – racconta Sergio Leone, R&D manager di Belgrove Italia, il gruppo internazionale che controlla il marchio -. È nata infatti nel 1954 a Torino con la denominazione di Sito, acronimo di Silenziatori Torino, e sempre sotto questa denominazione si è poi trasferita a Monticello d’Alba dove attualmente ha sede il reparto R&D (in inglese Research and Development, Ricerca & Sviluppo). Infatti dal 2014 l’azienda è entrata far parte del gruppo internazionale Belgrove e diviso la sua organizzazione in tre location: a Monticello d’Alba il reparto R&D, negli uffici di Milano le divisioni commerciale, marketing e amministrativa, mentre il polo produttivo è in Polonia. Oltre al brand LeoVince, il vecchio marchio Sito è utilizzato per la produzione di scarichi per moto d’epoca a due e quattro tempi: un mercato molto interessante, si pensi solo a quanti collezionisti Vespa ci sono nel mondo”.

Il reparto R&D si trova in una nuova struttura di 1.500 mq (dove è stato realizzato il servizio fotografico, ndr), attrezzata con sofisticati macchinari di ultima generazione per lo sviluppo di sistemi di scarico, mentre il team Sales & Marketing di Milano gestisce una rete mondiale di oltre 70 distributori e complessivamente le due strutture contano 15 persone.
La produzione si trova in Polonia in una struttura di 15 mila mq dove LeoVince è in grado di eseguire tutte le fasi del processo produttivo, dalla tranciatura e taglio delle lamiere, alla piegatura dei tubi, alla saldatura in atmosfera controllata, fino alla creazione di tutte le componenti in fibra di carbonio e all’assemblaggio finale. Con gli attuali 177 dipendenti la capacità produttiva è di circa 150 mila pezzi l’anno per un fatturato che supera i 10 milioni di euro.

“Come si può ben immaginare – prosegue Sergio Leone -, il lavoro del reparto R&D è determinante anche per il successo commerciale. Noi prendiamo dai concessionari le moto (nuove o con pochissimi chilometri) su cui dobbiamo studiare le nuove soluzioni di scarico e le portiamo in azienda per permettere ai nostri tecnici di lavorare in maniera diretta su un modello del tutto simile a quello su cui poi gli scarichi saranno montati. Il compito dei due nuovi MAN TGE è proprio quello di recuperare dai concessionari le moto e riportarle una volta che il nuovo scarico è stato progettato e testato il prototipo, fasi a cui seguirà la sua industrializzazione e quindi l’avvio della produzione. I nostri tecnici realizzano i prototipi con tutti i migliori materiali, dal titanio al carbonio, passando per l’acciaio inox e le leghe di alluminio, all’interno del reparto R&D è infatti possibile saldare il titanio in una speciale camera sottovuoto, laminare il carbonio in una sala ad atmosfera controllata e sottoporlo a un trattamento termico di reticolazione in un’autoclave dedicata allo sviluppo dei componenti prototipali. Il prodotto finito viene invece avviato ai vari mercati direttamente dallo stabilimento polacco attraverso dei corrieri”.

I due MAN TGE 3.180 sono stati forniti alla LeoVince dalla concessionaria MAN Alpiservice di Peveragno, in provincia di Cuneo. I furgoni hanno due differenti passi: 3.640 mm e 4.490 mm, entrambi sono a tetto medio con una volumetria di carico rispettivamente di 9,3 mq e 14,4 mq. Identica la motorizzazione: il collaudato quattro cilindri turbodiesel di 2,0 litri per 180 cv con cambio automatico. I veicoli sono in pratica full optional: fanali principali a led, fendinebbia, sedile ergoComfort, assistenza frenata di emergenza, per Tempomat a regolazione della distanza ACC, sensori di parcheggio, Tempomat con regolazione della distanza con limitatore della velocità, volante multifunzione, retrocamera, rivestimento interno nel vano di carico, assistente di mantenimento corsia, airbag per conducente e passeggero, cinture di sicurezza automatiche a tre punti.

“Veicoli full optional ma già ottimi come base di partenza – conclude Sergio Leone -. Gli autisti ne sono entusiasti e noi ne siamo felici perché così sono più sicuri e attenti sulla strada, anche in considerazione dell’alto valore di quanto trasportato. Come personalizzazione ci siamo limitati a montare delle rotaie interne e un sistema di aggancio delle cinghie più efficace perché le moto fossero ben fissate durante il trasporto”.